Occorre vivere per primi quello che si predica e, per saperlo fare, bisogna pregare. Mons. Luigi Caburlotto
Scuole dell’Infanzia con famiglie in festa nella Chiesa di S. Bertilla del Caburlotto – Spinea-Orgnano, Ve
La Voce delle Maestre - L’evento si è incastonato in un fine settimana molto ricco per le due Parrocchie. Padre Luigi ha richiamato tanti fedeli durante le Sante Messe, quella serale nella Chiesa di Santa Bertilla e quelle della domenica mattina nell’altra chiesa. Quella serale è stata animata dai bambini con la viva partecipazione dei loro genitori, delle coordinatrici e delle maestre che hanno accolto con gioia questo grande avvenimento. Il raduno avvenne alle 17.30 presso la Casa San Giuseppe dove vivono le Sorelle sofferenti e anziane. Emozionante è stato il passaggio di don Mathias che, con la veste delle solennità, portava la reliquia davanti al corteo formato dal Gruppo Volontari e dai partecipanti al momento di preghiera appena concluso in cappellina.
I bambini sventolavano bandierine su cui campeggiava il volto di Padre Luigi, salutandolo al suo passaggio, mentre le flambeaux erano tenute dai genitori e dai nonni ed illuminavano e accompagnavano la processione fino alla Chiesa di Santa Bertilla. Un’immagine sorridente di Padre Luigi seguiva la testa del corteo e sembrava renderlo, come amico rassicurante e fedele.
In Chiesa tutti i bambini hanno occupato i primi banchi e il coro e hanno partecipato alla Santa Messa con particolare senso di rispetto e di preghiera regalando sorrisi e dando libera esplosione alle loro voci, piene di entusiasmo e di gioia nei canti che avevano preparato con cura nelle loro scuole. Suor MariaGrazia ha condiviso la sua testimonianza sul Padre. Particolarmente vivace la partecipazione al canto finale “Beato Padre Luigi”, salutato da voci festanti e colori di bandierine svolazzanti. La reliquia, dopo la venerazione qui, è è stata portata nella Chiesa dei Santi Vito e Modesto pronta per accogliere i fedeli la domenica mattina.
Questo ricordo resterà nel cuore di tutti noi perché abbiamo sentito come Padre Luigi sia stato un esempio dotato di un carisma coinvolgente che permette a chi si lascia condurre di scoprire il valore vero della fede e del dono. E per noi Padre Luigi è stato proprio un Dono!
Le educatrici
LA Presenza operosa dei Volontari delle Figlie di S. Giuseppe di Spinea - E’ il primo gruppo di persone che hanno pensato di offrire un servizio volontario riunendosi in associazione a sostegno delle attività scolastiche e pastorali della comunità religiosa che opera a Spinea. Sono presenza preziosa, assidua, generosa e creativa… molto silenziosa. L’occasione della visita della reliquia del Beato Padre Luigi li ha confortati e aiutati a condividere con noi tutti un po’ del loro cuore.
Confidenze - Prepararci alla celebrazione, dedicata alla venerazione della reliquia del Beato Padre Luigi ci ha dato la possibilità di rivedere la sua vita e il suo carisma e di riflettere sul nostro essere Volontari delle Figlie di San Giuseppe; riflessione che oggi vogliamo condividere con voi.
Caro Don Luigi, tu sei nato tanto tempo fa, nel 1817 e sembri tanto lontano dal nostro mondo d’oggi, dalle nostre problematiche, dal nostro vivere quotidiano, ma poi, conoscendoti un po’ alla volta ci siamo accorti della tua attualità, della tua lungimiranza, della tua attenzione per il povero.
La tua preoccupazione per le giovani di allora, sono le stesse preoccupazioni di oggi, il povero che hai esaltato e aiutato c’è ancora adesso.
Il segreto della tua sensibilità verso i più piccoli, la tua forza e determinazione nell’affrontare le difficoltà ti venivano dal Vangelo che tu hai letto e riletto, e ha fatto diventare Parola incarnata nella tua vita, per dare infine vita alla Congregazione delle Figlie di San Giuseppe.
Una congregazione di suore attente all’educazione dei bambini dei giovani e degli adulti, anche qui a Spinea, fin dal lontano 1926, anno dell’inaugurazione dell’asilo “Ai nostri Caduti”.
Noi volontari ci siamo avvicinati per aiutare queste suore e questa scuola e piano piano abbiamo cominciato a conoscerti negli incontri di formazione, abbiamo scoperto con stupore la tua attualità, la tua lungimiranza nelle scelte della tua vita e la tua vera natura di educatore nella “dolce fermezza”.
Padre Luigi chiamando le suore Figlie di San Giuseppe hai indicato un modello di educatore e hai tracciato un cammino: come Giuseppe così voi… Educare significa aiutare i più piccoli, i ragazzi, i giovani ad assumere con gradualità e in modo armonico una mentalità aperta e rispettosa, critica e costruttiva, ricca di senso e di significato umano e spirituale.
È proprio grazie all’asilo che nasce la nostra esperienza di volontari.
Portando i figli all’asilo si viene accolti da un’onda di amorevole accoglienza che riempie la quotidianità; l’asilo diventa così la casa dei giovani, per gli incontri di preghiera, per le serate di festa. Con un po’ di impegno ognuno di noi si è messo a disposizione ciascuno con la ricchezza della sua umanità, donando del proprio tempo per il bene degli altri, avendoti ad esempio, padre Luigi, nel servire il prossimo, nell’educare sempre, trasferendo questa bella esperienza in tutte le attività che svolgiamo in parrocchia nel volontariato nel lavoro ed in famiglia.
Oggi siamo presenti, come volontari, tutti i giorni all’asilo e organizziamo la tradizionale marcia “Scarpinando insieme per le Missioni” con l’obiettivo di raccogliere fondi per le missioni.
Caro Padre Luigi oggi sei qui con noi per incoraggiarci a testimoniare la tua attualità di sacerdote e padre di tanti figli e figlie di San Giuseppe.
Rossano e Roberta
La testimonianza dei VOLONTARI DEL FANCIULLO
Siamo i Volontari del Fanciullo che fanno servizio nelle Case Nazareth: due a Chirignago, due case messe a disposizione dal Comune di Spinea a Crea, e in una quinta messa a disposizione dal Comune di Venezia a Marghera.
All’interno della nostra Associazione ci sono stati dei cambiamenti importanti che riteniamo bello condividere con i lettori Amici della Famiglia delle Figlie di S. Giuseppe, che ci conoscono attraverso questo Giornalino.
La nostra amata Suor Licia non aspetta più l’autobus per andare a Spinea, non fa visita ai negozianti, non frequenta la messa quotidiana e domenicale in parrocchia: questo è il dispiacere più grande che stiamo vivendo. La nostra piccola ma grande fondatrice dell’Associazione Volontari del Fanciullo non gode più della salute necessaria per vivere a Chirignago in autonomia. Per questo ora si trova nella Casa San Giuseppe della Congregazione a Spinea, e da lì offre quotidianamente la sua infermità e la sua sofferenza al Signore nella preghiera continua a sostegno all’associazione.
La sua assenza, però, se da un lato ci ha spezzato il cuore, dall’altro ha chiamato tutti noi Volontari a riconfermare con più forza e senso di responsabilità la nostra dedizione al progetto di Casa Nazareth. Suor Licia aveva sognato questo progetto (che si ispira al Carisma lasciatoci dal Beato Don Luigi Caburlotto, fondatore della Congregazione delle Figlie di San Giuseppe) perché potesse portare sollievo a quei piccoli, tanto amati dal Signore, già provati da grandi sofferenze. Per continuare questo sogno e per restare fedeli ad esso la Madre Generale, Suor Francesca Lorenzet, ci ha fatto dono di un’altra religiosa, suor Simona Ida, che con molta passione ci sta accompagnando e sostenendo nella cura dei bambini e, soprattutto, nella continua formazione spirituale e nella sequela al carisma del Beato Caburlotto.
L’impegno necessario all’apertura quotidiana delle case è proprio tanto: i bambini che attualmente frequentano le case Nazareth di Chirignago sono 28, con quelli che frequentano le altre tre case, sono in tutto 56. Le persone che assicurano l’apertura quotidiana delle case sono le cinque educatrici, figure fondamentali per i bambini, supportate da una coordinatrice e da suor Simona; noi Volontari ci alterniamo offrendo ognuno un pomeriggio di servizio a settimana e siamo, attualmente, in 94 compresi i preziosissimi autisti che permettono di raggiungere le Case Nazareth ai bambini che non ne avrebbero la possibilità.
Perché il servizio ai bambini sia efficace e porti frutti di serenità, sicurezza, e speranza per il futuro, noi volontari abbiamo bisogno di una formazione spirituale e pedagogica costante, per questo ci riuniamo una sera a settimana, e passiamo tutti insieme quattro sabati pomeriggio all’anno negli incontri chiamati “Agape”, inoltre facciamo un’uscita all’anno di due giorni: questo ci permette un cammino di maturazione personale, e anche di associazione, tale che i bambini, all’interno di qualsiasi Casa Nazareth, respirino davvero il profumo della famiglia.
Come ogni anno, anche quest’anno è cominciato il corso di formazione per gli aspiranti volontari: la Santa Provvidenza, tanto invocata e amata da Suor Licia, ha portato a “bussare” alla porta della nostra associazione altre 18 persone che si incontreranno una volta a settimana fino a giugno quando, all’Agape di fine anno, prima dell’estate, confermeranno la loro iscrizione all’Associazione chiedendo di diventare “pietra viva” delle nostre Case Nazareth.
In tutto questo il parroco e i parrocchiani della comunità di Chirignago, sono un riferimento importantissimo per l’Associazione, strumenti attraverso i quali la Santa Provvidenza non fa mai mancare il necessario ai bambini che frequentano le case Nazareth. I Volontari sono riconoscenti e affidano al Signore Dio, che vede anche nel segreto, l’adeguata ricompensa.
Nicoletta Maso - Volontari del fanciullo
di Casa Nazareth e suor Simona.
Perché un invito ai laici a diventare Volontari del Fanciullo incarnando il carisma educativo del Beato Luigi Caburlotto
“Arda nel nostro cuore la carità che Gesù Cristo ha portato in terra” (b. Luigi)
La presenza della reliquia del Beato Padre Luigi Caburlotto qui a Spinea è un’occasione importante per approfondire la conoscenza di questo grande sacerdote e farne tesoro.
Il Beato Luigi Caburlotto nasce a Venezia nel 1817. Diventa parroco nel 1849 nella Parrocchia di San Giacomo dell’Orio a Venezia e in questa parrocchia scopre una vocazione particolare all’interno della sua vocazione sacerdotale: una vocazione a prendersi cura delle fanciulle povere che vivevano per le calli di Venezia, nel degrado più totale. Fonda così nel 1850 la Congregazione delle Figlie di San Giuseppe con un gruppo di catechiste per amare e servire Gesù nelle bambine e nei bambini più poveri, come San Giuseppe aveva fatto, con umiltà e dedizione, con Maria e Gesù. Egli diceva: se salverete una fanciulla, salverete un’intera famiglia.
Innamorato di Gesù, studiando con profonda dedizione il Vangelo, in Don Luigi si manifesta un carisma educativo decisamente innovativo per quel tempo e pertanto contro corrente. Ai metodi educativi in uso, caratterizzati da disciplina, obbedienza e castighi, egli sostituiva la persuasione al bene, la dolce fermezza, la pazienza la più invincibile… Egli diceva che: “educare è arte del cuore” e che i bambini devono essere “in cima ai nostri pensieri”.
Questo particolare carisma educativo, quanto mai attuale, è vivo e presente ancora oggi qui a Spinea, non solo grazie alla presenza religiosa delle Figlie di San Giuseppe, che sono state presenti in maniera meravigliosa nella nostra parrocchia e nella nostra scuola materna fino a metà degli anni ’90 e che ora svolgono la loro opera educativa e carismatica prevalentemente nella parrocchia di Spinea Centro, ma anche grazie all’Associazione Volontari del Fanciullo di Spinea, fondata da Suor Licia nel 1990.
Suor Licia, penso sia rimasta nel cuore di molti, con tanta passione e dedizione, attingendo al carisma educativo di Don Luigi e arricchendolo della sua grande esperienza nella scuola materna, ha costruito in questi quasi trent’anni, ben 5 Case Nazareth, dove accogliere in un clima di famiglia, d’amore e di serenità, bambini sofferenti e bisognosi di cure affettive ed educative, così come aveva fatto Padre Luigi. Casa Nazareth per i bambini è un luogo speciale dove fare esperienza d’amore e ritrovare la gioia e la speranza.
Il carisma del Beato Padre Luigi continua quindi a vivere e ad essere presente, nella formazione costante e nelle azioni di noi volontari ed educatrici e permette di compiere veri miracoli d’amore nei bambini! Per questo Suor Licia ci ha trasmesso una grande fede nella Provvidenza: la Provvidenza non può abbandonarci se continuiamo a fare il bene dei bambini.
Mi è caro ricordare un pensiero del Beato Padre Luigi Caburlotto:
“Chiunque abbia a cuore il bene di un figlio dell’uomo, della famiglia umana, avverte il dovere imprescindibile di educare” ricordando che “Educare è arte del cuore”.
Maria Rosa Cellini
La partecipazione empatica dei ragazzi della catechesi
L’incontro con il beato Luigi è stato preparato anticipatamente nelle aule in cui le Catechiste seguono i ragazzi. Con loro alcuni testimoni, in particolari Volontari del Fanciullo, hanno illustrato il senso dell’esposizione della reliquia, hanno raccontato la santità del Beato Luigi per aiutare i ragazzi a comprendere che ogni cristiano può e deve diventare santo.
Scrive una catechista: Vi ringrazio con immenso piacere per aver condotto gli incontri con i bambini del catechismo con tanto carisma e con il cuore, portando a tutti noi una "ventata" di santità.
Simona, Catechista dei ragazzi 1a media