2015 - Icona dono alle Figlie di S. Giuseppe

Spiegazione delle opere

Icona dono alle Figlie di S. Giuseppe 2015

Nicopeia - S. Giuseppe Beato Padre Luigi

scritta da Julia Tarcinium

L’iconografa, formata alla Scuola orientale, colloca il Beato Luigi Caburlotto in contemplazione della Santa Famiglia di Nazaret.

La Madre , più che sostenere il figlio, lo ostende alla venerazione del fedele. Il Figlio, stringe in pugno un cartiglio arrotolato e benedice. Ha la posizione e l’atteggiamento del Maestro, non ancora svelato , ma nella pienezza della sua umanità-divinità.

Giuseppe sembra richiamare al silenzio adorante del mistero della divina maternità di Maria e specialmente dell’Incarnazione del Figlio di Dio. Discretamente dietro, e tuttavia in autorevole atteggiamento del custode.

L’icona bene interpreta la profonda meditazione del Beato Caburlotto che nel Dio-Bambino riconosceva i tratti inesprimibili dell’amore del Padre e nel nascondimento di Nazaret il modello supremo della vita cristiana,.

Solo Dio illumina il mistero di Nazaret, il mistero cioè del velarsi di Dio nella carne umana di un bambino, nell’insignificanza dei piccoli gesti del vivere, di quei servizi che appaiono “vili” e che danno invece lo sfondo necessario alla dignità sacra dell’uomo, creato, amato e redento da Dio.

Nazaret è anche il luogo del silenzio, il luogo in cui la Parola è carne, ed è quotidianamente presente ad ogni generazione cristiana e ad ogni fedele, nel mistero ineffabile dell’Eucaristia.

Nazaret è attività umana, è lavoro, compartecipazione al “lavoro” del Creatore. All’uomo il lavoro è consegnato come via della propria maturazione adulta, come creatività espressiva di sé e della collaborazione a tessere la rete di solidarietà per cui ciascuno concorre al bene di tutti.

Lavoro è opportunità, è fatica, è sofferenza, è costruzione.

Non senza queste ragioni don Luigi, fin dal 1850, chiamava la piccola Casa di accoglienza educativa per le bambine della parrocchia, Casa di Nazaret.

E coerentemente invitava le Suore a fare di ogni loro casa una piccola Nazaret dove è l’ospite Gesù a rendere pieni di valore e di significato tutti gli aspetti del vivere.

La sobrietà è virtù cristiana che ci ricorda di usare con misura le cose per mantenere sana la nostra vita che dev’essere tutta dedicata a Dio. Mons. Luigi Caburlotto